Paolo Barghini
 

The Last Desert 2010 Antarctica - Stage 2

Seconda tappa sospesa dopo solo 10km per il maltempo.

21 novembre 2010, ore 22 - La seconda mail di Paolo

Finalmente il tempo di scrivere. La traversata tutta con mare forza sei sette è andata bene. La prima tappa aKing George Island è stata tremenda. Fango profondo 20 cm ghiaccio torrenti da attraversare con acqua freddissima vento continuo e temperature intorno allo zero ma che per effetto del vento a 35 nodi erano molto piu fredde. Il primo problema è riuscire a sbarcare dalla nave con gli zodiac: il mare è sempre mosso e tu devi stare ore ad aspettare che si apra una finestra per lo sbarco. Contemporaneamente quando sei in corsa ti possono con nessun prevviso chiamare per rimbarcarti. Difficile in queste condizioni costruire una strategia di gara. La prima tappa è stata tramenda. Nove ore a combattere con gli elementi della natura. Ho cercato di dare il meglio di me anzi tutto, ma vi posso assicurare che alla fine ero distrutto. Piedi bagnati a meno 3 o peggio intontito dal vento insomma sofferenza allo stato puro. Alla fine secondo. Sandes si è rivelato troppo superiore a me su un terreno insidioso dove correre era quasi impossibile. Purtroppo per effetto del regolamento che va a giri percorsi in un determinato tempo mi trovo a pari merito con altri 3 runner. Nove ore di gara, sono risalito a bordo avevo le lacrime agli occhi dallo sforzo e dalla sofferenza . E stata durissima, una battaglia con me stesso e con gli altri. Togliermi di dosso il freddo è stato davvero difficile. Tutta la notte ho continuato a tremare sotto una marea di piumini e coperte. Oggi la seconda tappa e' stata fermata dopo poco più di 40 minuti. Avevo studiato una strategia di gara pensando alle nove ore di corsa ma purtroppo dopo appena 10 km hanno fermato tutto. Cosi anche oggi non sono riuscito a fare la differenza. Sandes è obiettivamente troppo forte su questo terreno. Con gli altri posso giocarmela anzi penso di essere superiore ma il regolamento fa diventare tutto un terno a lotto. Dopo due giorni a King George Island ci muoviamo per Deception Island dove dovremmo correre per dodici tredici ore. Vediamo perché qua il clima cambia in un attimo. Stamani prima della partenza ho consegnato la scaglia di marmo alla base russa di King George Island. IL capo della base è stato molto gentile e felice di riceverla. Vi saluto tutti e vi abbraccio. Scusate se non scrivo spesso ma qua si deve stare pronti per sbarcare e correre in qualunque momento e risulta difficile trovare il tempo di scrivere.

21 novembre 2010, ore 16:45

La gara iniziata con 4 ore di ritardo viene sospesa dopo 40 minuti per il maltempo. Finalmente hanno pubblicato qualche foto scattata durante la gara.

21 novembre 2010, ore 11:30 - Paolo manda un sms

Non so se avrò tempo di scrivere mail perché sono sempre in all'erta che da un minuto all'altro chiamano per iniziare la tappa. Ieri è stato un massacro, freddo percorso durissimo fango neve profonda che si scioglie, torrenti da attraversare a temperatura sotto zero e un vento forte e costante. Alla fine ero secondo, Sandes imprendibile ha fatto un giro più di me (14 km). Sono secondo, ma per il regolamento conta non il tempo, ma i giri percorsi e risulta che anche gli altri tre sono alla pari con me. 9 ore per fare 75 km. Oggi se riescono a sbarcarci altrettanti. Tutto difficilissimo. Siamo tutti stanchi.

21 novembre 2010, ore 11

Le notizie ufficiali dicono che la partenza è stata ritardata di almeno tre ore, quindi alle 9 invece che alle 6.

21 novembre 2010, ore 7

La prima tappa si è conclusa con la vittoria del 29enne Ryan Sandes che ha percorso 90 km. Paolo ha percorso 75 km ed è giunto secondo. La tappa che doveva essere di 15 ore è stata di 9 ore, a causa del ritardo alla partenza, e il percorso un misto di fango, neve alta, corsi d'acqua gelida, rocce e ripide colline da scalare. Fino al 15° km Paolo era in testa con Ryan Sandes, Guy Evans and Paul Acheson. Quindi Sandes ha preso il comando della gara e si è staccato. Alla fine Paolo coi suoi incredibili 75 km ed è al secondo posto insieme al 37enne italiano Emanuele Gallo e ai due inglesi 34enni Guy Evans and Paul Acheson, che sono giunti dopo di lui ma in questa gara contano i giri (ciascuno di 14 km) percorsi nel tempo massimo . 20 concorrenti hanno percorso 60 km tra cui la prima delle donne, Diana-Hogan Murphy. La maggior parte dei concorrenti invece ha percorso solo la distanza di una maratona. Due concorrenti si sono ritirati per il gran freddo. La seconda tappa sarà di 15 ore, dalle 6 alle 21 ore locali, come Paolo aveva sospettato, e si svolgerà di nuovo nella stessa King George Island dove sembra che torneranno dopo una notte di navigazione. Un concorrente, Guy Evans, ha dichiarato che è stata semplicemente la tappa più dura mai percorsa in qualunque altra gara. Dal punto di vista naturalistico, qualcuno ha assistito all'attacco di un'orca a una specie di foca che è poi riuscita a salvarsi. I concorrenti sono tutti sulla nave a rifocillarsi. Il cielo coperto ha abbassato le temperature e le previsioni danno per oggi tempo pessimo ma buono domani. I concorrenti hanno incontrato sul percorso alcune basi di ricerca internazionali, russe, ucraine, cinesi. I ricercatori hanno donato bandierine e adesivi ai concorrenti.

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