Ci siamo svegliati dentro una nebbia fittissima. Poi è cominciato pure a piovere. La tappa è stata ritardata di 30 minuti
in 30 minuti fino alle 12 e ridotta a soli 22 km. Tutti stradali e tutti in discesa facile. Difficile fare la differenza
e soprattutto chi aveva iniziato a soffrire ha potuto recuperare. Abbiamo corso a perdifiato su un percorso di saliscendi
tutto sommato facile. Ho chiuso terzo assieme al danese Olsen e allo spagnolo. Pochi secondi dietro il concorrente australiano.
Il primo è veramente imprendibile.
Siamo a 1900 metri sotto una pioggia battente e un freddo acuito dal vento. Speriamo domani di avere un tempo migliore.
Ora ho tutto bagnato, sono davanti al fuoco cercando di asciugare la maglietta e il resto dei materiali.
Il morale è buono sto bene mi pare di recuperare anche se di certo pago un pò la mancanza di ritmi gara.
Vediamo domani c'è una tappa di quasi 50km e se fa caldo vediamo come va a finire. Adesso le prime 3 posizioni
mi sembrano irragiungibili e me la devo vedere con Olsen il danese e il sudafricano Cloete che consideravo il favorito.
La tappa si è conclusa con l'arrivo di tutti i concorrenti. E' piovuto a dirotto durante la gara e ora è tornato il sole
e stanno tutti asciugando le scarpe al fuoco. La temperatura è scesa a 15°.
Paolo giunge tra i primissimi e mantiene saldamente la 4.a posizione.
La nebbia fittissima ha costretto gli organizzatori della gara a ritardare di 4 ore la partenza della seconda tappa che
si svolge comunque su un percorso alternativo che evita il primo tratto di ripide colline piene di nebbia.
Adesso i concorrenti stanno passando dal primo punto di controllo.